Il 1° settembre 2022 ha preso servizio Marlis Jacot-Guillarmod, nuova vicedirettrice e capo di stato maggiore. Oltre a lei, altre cinque persone hanno iniziato a lavorare all’ISP. Qual è la loro funzione? Cosa rappresenta per loro l’ISP e quali sono le sfide attuali? Per saperne di più, leggete il resto dell'articolo.
Marlis Jacot-Guillarmod è entrata a far parte del team dell’ISP con il ruolo di capo di stato maggiore e vicedirettrice. Gode di una comprovata esperienza nella concezione di formazioni ed è stata responsabile di progetto incaricata dei contenuti e della progettazione della formazione nel progetto Esercito XXI. Ha inoltre partecipato come responsabile di sottoprogetto allo sviluppo dell’Esercito. Nella sua funzione di milizia, dal 2022 dirige lo stato maggiore di supporto all’impiego del governo. Grazie alle sue esperienze professionali, apporta all’ISP grandi competenze come dirigente bilingue con una lunga attività nella formazione e in ambito operativo.
Secondo Marlis Jacot-Guillarmod, l’ISP è simbolizzato da un legame tra i corpi di polizia cantonali, municipali e comunali comune a tutta la Svizzera, che permette di abbattere gli ostacoli alla cooperazione tra le diverse regioni del nostro Paese e di condensarle in un’espressione svizzera.
Marlis Jacot-Guillarmod dedica il suo tempo libero alla passione per il giardinaggio e, in particolare, per il diserbo. È convinta che svolgere un lavoro manuale senza preoccuparsi veramente dei propri movimenti contribuisca al benessere psicofisico. In questo modo può lasciare carta bianca ai suoi pensieri e sviluppare nuove idee, facendo al contempo qualcosa che le piace e la motiva.
Silvana Pedrozo è collaboratrice scientifica per il settore della ricerca. Nel lavoro di tutti i giorni, partecipa all’organizzazione di convegni e giornate di studio di tipo accademico, nonché a progetti di ricerca condotti in collaborazione con istituzioni accademiche e organizzazioni di polizia. Inoltre, realizza analisi e sintesi per l’ISP che affrontano argomenti di interesse per la polizia. Le sue attività permettono pertanto di sviluppare la rete e la visibilità dell’ISP, in particolare nel settore accademico e della polizia.
Attualmente, le sfide che la nostra società deve affrontare sono molteplici. Silvana Pedrozo ritiene che, tra queste, le principali siano il cambiamento climatico, la limitazione delle risorse naturali, le questioni migratorie e la trasformazione digitale. Proprio quest’ultima rappresenta un punto di svolta inevitabile. Per lei, la tecnologia non è di per sé un elemento né positivo né negativo; è il suo utilizzo che, a seconda dei contesti, può causare conseguenze positive o negative.
Nel tempo libero, Silvana Pedrozo ama praticare la danza, disciplina che insegna da oltre quindici anni in alcune scuole della regione di Neuchâtel. In particolare, ama la danza che attira altre forme d’arte, che unisce generazioni e sensibilità differenti, la danza di cui ognuno si appropria a modo suo, che è sinonimo di apertura e dalla quale si ricava soddisfazione personale e, molto spesso, anche condivisa.
Kevin Costa Poças è stagista in comunicazione e lavorerà all’ISP per un anno. Accompagna e assiste il responsabile della comunicazione dell’ISP nei suoi compiti e progetti. Partecipa inoltre alla redazione di articoli per il sito Internet, nonché alla realizzazione di varie newsletter e operazioni correlate. Grazie all’esperienza così maturata, potrà avere una marcia in più in vista della sua iscrizione a un master il prossimo anno.
A suo avviso, l’ISP è un'istituzione importante in quanto coordina la formazione degli agenti di polizia. Il team dimostra spirito innovativo e precisione, il che garantisce la qualità e il rigore delle formazioni proposte. Inoltre, l’Istituto cerca sempre di migliorare la sua offerta e di proporre regolarmente nuovi corsi di formazione.
Kevin Costa Poças ama viaggiare e scoprire nuovi luoghi. Che si tratti della regione in cui vive o di viaggi all’estero, ha sempre apprezzato poter sperimentare e vedere cose nuove. Il fatto di incontrare nuove persone e di vedere luoghi mai visitati prima lo motiva a partire alla scoperta di nuovi orizzonti.
Loana Cettou ha iniziato la sua attività nel settore Strategia di formazione e Concezione di prodotti dell’ISP a inizio anno. Contribuisce al lavoro dell’Istituto ricorrendo alle risorse delle scienze dell’istruzione e della formazione e alle ricerche in materia di polizia, al fine di migliorare le strategie di formazione e i mezzi di formazione dell’ISP. Prende parte a vari progetti relativi ai corsi (strumenti digitali, formazione degli adulti e blended-learning), al CGF (sottoprogetto III) e allo sviluppo dell’orientamento alle competenze. Loana Cettou lavora presso l'ISP a tempo determinato fino alla fine di agosto.
Nel quadro del suo lavoro, sono essenziali le questioni relative al futuro della polizia. Proprio in questo contesto, Loana Cettou sottolinea che le istituzioni di polizia e il mondo accademico stanno lavorando a diversi scenari per la società e la polizia del futuro. Nel settore della formazione, poi, la questione si fa ancora più impellente: come anticipare il mondo di domani? Come formare oggi proiettandoci verso un mondo e una polizia che ancora non conosciamo?
Loana Cettou vorrebbe viaggiare e visitare la Scozia, la Norvegia o magari il Giappone. Nonostante le diverse destinazioni elencate, dà molta importanza al fatto di ritagliarsi del tempo per se stessa e di andare in luoghi tranquilli. Non è necessario cambiare Paese per cercare la bellezza, soprattutto in un Paese come la Svizzera.
Evelyne Rollier è arrivata all’ISP a marzo e si occupa di organizzare i corsi di cui è responsabile dall’inizio alla fine, allo scopo di soddisfare le aspettative delle direzioni di corso e dei partecipanti.
Secondo lei, la formazione è un mezzo per evolvere, ampliare le proprie competenze e, in seguito, trasmettere il proprio know-how ad altri. Ritiene quindi che la sfida principale per la polizia stia nel mettere a disposizione formazioni che vadano incontro, in tempi opportuni, alle richieste e ai bisogni del pubblico target.
Nel tempo libero, Evelyne Rollier ama fare escursioni a piedi o in bicicletta. Le escursioni le permettono di ricaricarsi in mezzo alla natura, ma anche di scoprire diverse località svizzere colme di ricchezze naturali, storiche, culturali e tradizionali.
Franziska de Montet sostituirà Marianne Anceaux, che va in pensione, al posto di responsabile qualità. Il suo obiettivo è continuare l’utilizzo del sistema di qualità, in modo da garantirne lo sviluppo secondo i bisogni espressi e di assicurare la conformità alle norme ISO 9001 e 21001.
Ritiene che una delle sfide che dovrà affrontare l’ISP sia l’integrazione dell’intelligenza artificiale all’interno della polizia. Gli ultimi strumenti, come ChatGPT, comporteranno infatti diverse nuove problematiche per il settore della formazione. In futuro, bisognerà riuscire a utilizzare queste nuove tecnologie in modo adeguato e al servizio degli umani, e non viceversa.
Franziska de Montet ha avuto diversi desideri professionali, ma non ha mai abbandonato l’idea di fare un lavoro «in uniforme». Iniziando a lavorare all’ISP, entra nel mondo che voleva raggiungere.
La varietà dei compiti, dei punti di vista e delle preferenze dei nuovi collaboratori dell’ISP testimonia la diversità di queste persone. Con un occhio di riguardo verso le problematiche attuali, i nuovi collaboratori rendono l’Istituto Svizzero di Polizia fiero di rappresentare la formazione dei futuri agenti di polizia. Sulla scia della strategia 2022-2025, grazie al loro impegno, contribuiscono alla qualità della formazione di polizia in Svizzera.