Stefan Aegerter, Philippe Allain, Christian Brenzikofer e Anojen Kanagasingam sono incaricati della direzione generale del progetto sull’armonizzazione, l’ammodernamento e la modularizzazione della formazione continua di quadri e specialisti. Quale aspetto loro sembra particolarmente importante? Cosa essi augurano per questo progetto?
Stefan Aegerter è direttore dell’ISP dal 1° gennaio 2022 e membro della Direzione ISP già dal 2016. In veste di vicedirettore, a gennaio 2021 aveva assunto la direzione ad interim dell’Istituto in un momento difficile, in seguito al decesso improvviso del direttore Reto Habermacher. In questa funzione, ha guadagnato un grande riconoscimento e ha svolto un eccellente lavoro.
Si è già occupato della direzione operativa di progetto del CGF 2020, lasciando una profonda impronta su tutto il progetto.
Stefan Aegerter ha concluso nel 2004 l’Accademia militare presso il Politecnico federale di Zurigo, conseguendo il titolo di ufficiale di professione. Dopo diversi impieghi come ufficiale di professione e cinque anni alla direzione di un organo di certificazione nazionale, nel 2016 è approdato all’Istituto Svizzero di Polizia a Neuchâtel. Attualmente segue inoltre il ciclo di formazione «Executive Master of Public Administration» presso l’Università di Berna. Nello stato maggiore del Governo nazionale, occupa la funzione di sottocapo di stato maggiore della pianificazione con grado di colonnello.
«Per me il progetto rappresenta semplicemente il prosieguo logico di un orientamento generale che non termina con la nuova formazione di base, ma che ora coinvolge anche l’armonizzazione, l’ammodernamento e la modularizzazione della formazione di quadri e specialisti. Creeremo condizioni quadro che permettano alla professione di polizia di rimanere attraente e a prova di futuro a tutti i livelli e in tutti i settori».
«L’ambito professionale della polizia deve essere e rimanere anche in futuro uno dei più attraenti. In futuro, carriere e formazioni individuali nonché lo sviluppo individuale di ogni singolo quadro e specialista devono essere promossi in modo molto più forte e sistematico; il loro impegno e la loro motivazione devono essere premiati in modo più duraturo.
Mi auguro che, in questo ambito, l’ISP ricopra un ruolo di guida e di mediatore nel settore della sicurezza pubblica e dello sviluppo di concetti innovativi per la formazione di base e continua della polizia».
Dal 2018, Philippe Allain è comandante della polizia cantonale Friburgo, dove già aveva lavorato dal 2011 come capo della Gendarmerie Fribourgeoise (2012–2017) e come ufficiale di stato maggiore (2011–2012).
È inoltre direttore di corso del modulo tattico del corso di condotta CAS CEP dell’ISP per la formazione continua dei quadri.
Dopo aver ottenuto un Master of Arts in storia e scienze politiche all’Università di Friburgo, ha lavorato come ufficiale di professione per le Forze aeree svizzere fino al 2011.
«Si tratta di un progetto essenziale per il futuro della nostra istituzione. Forgiamo oggi le aspettative e le competenze dei quadri di domani.
Non è una rivoluzione, ma un’evoluzione: diamo un futuro alle prossime generazioni, facendo onore alla qualità e alle competenze degli agenti di polizia svizzeri».
«Questo progetto deve unire tutti ed essere lungimirante e pragmatico. È un obiettivo ambizioso, ma che possiamo raggiungere!».
Dal 2022, Christian Brenzikofer è comandante della polizia cantonale Berna, organizzazione presso cui lavora già dal 2001, seppur in diverse funzioni: capo della Sezione Risorse e servizi (2013–2021), capo delle Risorse umane (2009–2013), sostituto capo della Polizia giudiziaria (2006–2009) e capo della Sezione Ricerche speciali 1 (2001–2009).
La formazione degli agenti è un tema che riveste per lui un interesse particolare, motivo per il quale si impegna anche in veste di perito nel quadro dell’esame di professione da agente di polizia.
Christian Brenzikofer ha studiato diritto all’Università di Berna e ha un diploma da avvocato. È stato comandante di una batteria contraerea dell’Esercito svizzero, per il quale è attualmente fuori servizio. Nel 1998 e nel 1999 è stato di stanza in Bosnia e Erzegovina nel quadro di una missione dell’OSCE. Dal 1999 al 2001 ha lavorato come cancelliere di tribunale.
«Il progetto che ci accingiamo ad affrontare è una tappa logica e coerente direttamente successiva ai lavori del CGF 2020 sulla formazione di base. Sarà centrale trovare il denominatore comune tra tutte le differenze a livello federale».
«Mi auguro che tutte le opportunità offerte da questo progetto orientato al futuro vengano riconosciute e sfruttate. Spero inoltre che agiremo in modo pragmatico e orientato alla pratica, per ottenere un risultato adeguato sia alla formazione che al lavoro sul campo».
Anojen Kanagasingam lavora all’ISP dal 2018; dal 1° settembre 2022 è responsabile del Centro di coordinamento Organizzazione del mondo del lavoro della polizia (oml polizia), competente per l’amministrazione e l’organizzazione degli esami di professione, degli esami professionali superiori e degli esami di certificazione per assistenti di sicurezza pubblica.
Nei quattro anni passati all’ISP ha ricoperto diversi incarichi, legati in particolare al CGF 2020. In questo contesto, ha fornito sostegno al team centrale come consulente per questioni metodico-didattiche e andragogiche, ma ha anche fornito assistenza pratica e teorica alla Commissione d’esame nazionale. Si è inoltre occupato delle diverse formazioni per le nuove funzioni di perito d’esame (esame preliminare e principale), mentore e referente di pratica.
Ha studiato all’alta scuola pedagogica di Berna, dove si è specializzato nelle discipline tedesco, francese, sport nonché economia, lavoro ed economia domestica (Master of Arts in Secondary Education). Prima di arrivare all’ISP ha lavorato come docente di scuola secondaria in varie scuole del Cantone di Berna.
«La società è in continuo cambiamento, e ciò implica sempre nuove sfide per la polizia. Affinché gli agenti di polizia, nuovi o con più esperienza, siano ben preparati ai loro compiti e alle sfide che li aspettano, occorrono strutture formative giudiziose e sostenibili.
Bisogna partire dalla base solida della riforma e dell’armonizzazione della formazione di base, ormai entrambe concluse, per assicurare che i quadri e gli specialisti del futuro siano preparati al meglio alle loro funzioni. La creazione di un’unità di dottrina permeabile dalla base fino all’apice sarà sì entusiasmante, ma al tempo stesso anche un grattacapo.
Sono convinto che porteremo avanti una collaborazione costruttiva e proficua con i rappresentanti dei corpi di polizia, che ci sosterranno molto nel più ampio progetto di riforma dei prossimi anni».
«La professione di polizia, così come tanti altri settori professionali, deve fare i conti con una penuria di forza lavoro qualificata. Mi auguro che con questo progetto riusciremo ad aumentare e a mostrare l’attrattività del lavoro di polizia, nonché la varietà delle formazioni di base e continue nel panorama della polizia. Infatti, come diceva giustamente John F. Kennedy: “C’è solo una cosa che, a lungo termine, ha un prezzo più costoso dell’istruzione: non avere un’istruzione”».